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La Fed tiene fermi i tassi e taglia le stime del Pil Usa. Meno disoccupati del previsto

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ARTICLE class=body-text itemtype=”http://schema.org/Article” itemscopeASIDE class=sidebarIMG alt=”La Fed tiene fermi i tassi e taglia le stime del Pil Usa. Meno disoccupati del previsto” src=”http://www.tgtube.it/wp-content/uploads/2014/03/wpid-193052055-20b44bb0-3bf5-4475-9204-f6b53770dcf71.jpg” itemprop=”image” Janet Yellen, governatore della Fed ASIDE class=sidebar-storieSTRONGMILANO -/STRONG I tassi rimangono fermi, anche se la disoccupazione ? scesa pi? del previsto. La Federal reserve continuer? a tenere il costo del denaro tra lo 0 e lo? 0,25% anche se uno degli obiettivi che si era posta per intervenire con un rialzo ? stato quasi raggiunto. La creazione di posti di lavoro porter? i disoccupati sotto la soglia fissata del 6,5%, ma la Fed non interverr? sui tassi. Taglier? invece l’iniezione di capitali nel riacquisto di bond e monitorer? sull’inflazione che non dovr? superare il 2%. BRIl cambiamento nelle linee guida, con l’abbandono del riferimento alla disoccupazione al 6,5% “non riflette alcun cambiamento nelle intenzioni di policy del comitato indicate nei comunicati precedenti”, ha sostenuto il governatore della Fed Janet Yellen in conferenza stampa a Washington al termine della riunione del Fomc. “Pi? a lungo l’inflazione e l’occupazione rimarranno lontani dai loro obiettivi – ha detto la Yellen – pi? a lungo i tassi rimarranno bassi”. “La maggioranza dei governatori vede un primo STRONGrialzo dei tassi non prima del 2015/STRONG”, ha sottolineato la Yellen./PPNel dettaglio, la Federal Reserve conferma l’attuale livello di tassi federali nel range fra 0 e 0,25% e comunica di avere aggiornato la propria forward guidance, dal momento che il tasso di disoccupazione ? sceso vicino al 6,5%. La Banca centrale Usa ha tagliato le sue stime di crescita dell’economia per quest’anno e per il prossimo, /Pma ha ridotto le sue previsioni sul tasso di disoccupazione. La Fed si attende ora una STRONGcrescita del Pil/STRONG tra il 2,8-3% nel 2014 e del 3-3,2% nel 2015. Il tasso di disoccupazione dovrebbe invece scendere tra il 6,1% e il 6,3% quest’anno e sotto il 6% nel 2015. Le precedenti stime erano di una STRONGdisoccupazione/STRONG al 6,3-6,6% nel 2014 e del 5,8-6,1% nel 2015. PInoltre, come da attese, la Fed ha optato un’altra volta per il “STRONGtapering/STRONG”. Come deciso a dicembre e gennaio scorsi, la Banca centrale americana ha tagliato di 10 miliardi dollari il ritmo con cui acquista ogni mese Treasury e bond ipotecari. A partire dal mese prossimo, il terzo round di allentamento monetario pensato per stimolare l’economia americana raggiunger? cos? un valore mensile di 55 miliardi di dollari, di cui 30 miliardi di dollari in Treasury e 25 miliardi nelle cosiddette mortgage backed securities. “l piano di acquisti di asset non ? predefinito e dipende dalle informazioni economiche che arriveranno”, ha spiegato la Yellen in conferenza stampa./PPCon l’intento di tranquilizzare i mercati e fare capire che i tassi di interesse resteranno ai minimi storici per un lungo periodo di tempo, la Fed ha deciso di modificare il suo linguaggio per quanto riguarda le cosiddette “fSTRONGorward guidance/STRONG”, le dichiarazioni in merito al futuro corso delle sue politiche monetarie. La Fed attualmente opera sulla base di due target, fissati nel dicembre del 2012, l’inflazione e il tasso di disoccupazione e ha sempre sostenuto che il costo del denaro non sarebbe salito prima che il tasso di disoccupazione fosse sceso sotto il 6,5% e/o l’inflazione non fosse salita oltre il 2%. Siccome il tasso di disoccupazione a febbraio si ? attestato al 6,7%, vicino dunque a uno dei due target, la banca centrale ha deciso oggi di cambiare l’obiettivo occupazionale. Quanto all’STRONGinflazione/STRONG, il dato 2014 si dovrebbe attestare tra l’1,5 e l’1,6%, contro il range tra l’1,4 e l’1,6% previsto a dicembre, mentre per la componente “core”, quella epurata dalle componenti pi? volatili come i prezzi di energia e generi alimentari, le stime sono ora per una forchetta tra l’1,4 e l’1,6%, in linea con la stima precedente./PPNel comunicato diffuso a fine vertice del Fomc, i governatori della Fed rilevano come STRONGl’economia /STRONGabbia rallentato il passo di marcia in gennaio anche a causa del maltempo, ma osservano come gli indicatori del mercato del lavoro, pur contrastati, abbia mostrato un “ulteriore miglioramento” anche se il tasso di disoccupazione ? rimasto “elevato”. “Le spese delle famiglie e gli investimenti fissi delle aziende hanno continuato a crescere – prosegue il comunicato – mentre la ripresa del mercato immobiliare ? rimasta lenta”. L’economia continua inoltre a risentire di una politica fiscale che frena la crescita sebbene questo effetto di freno sta diminuendo. Per quanto riguarda l’inflazione, il comitato rileva come rimanga sotto l’obiettivo (2,5%), sebbene “le aspettative di inflazione di lungo periodo siano rimaste stabili”. /PPIn chiave prospettica, e con riferimento al duplice mandato di favorire la stabilit? dei prezzi e la piena occupazione, il comitato prevede che con le dovute politiche di stimolo, “l’attivit? economica continuer? a espandersi a un ritmo moderato mentre le condizioni del mercato del lavoro miglioreranno in maniera graduale”. I rischi all’outlook economico, sottolineano i governatori, sono quasi perfettamente bilanciati anche se un’inflazione che dovesse rimanere a lungo sotto l’obiettivo del 2% potrebbe costituire un rischio per la performance economica. Per questo la Fed “monitora con attenzione gli sviluppi dell’inflazione per rilevare segni di un ritorno verso l’obiettivo di medio periodo”./PPIl tapering continuer? a “passi misurati nei prossimi meeting” anche se la Fed rimane pronta ad agire diversamente qualora dovessero cambiare i segnali in arrivo dal fronte macroeconomico e occupazionale. E’ quanto spiegano i governatori nel comunicato di fine vertice del Fomc: il tapering, si spiega nel comunicato utilizzando una formula gi? usata nei mesi scorsi, “non ? su un binario prefissato”. Nel complesso, il comitato conferma che alla luce del suo duplice amndato, “una politica monetaria altamente accomodante rimane appropriata”. Per determinare quanto a lungo mantenere l’attuale livello di costo del denaro, il comitato “valuter? il progresso, sia quello realizzato che quello atteso, verso i suoi obiettivi di massima occupazione e inflazione al 2%”. /P(19 marzo 2014) ? Riproduzione riservata /PIMG alt=”la Repubblica quotidiano digitale” src=”http://www.tgtube.it/wp-content/uploads/2014/03/wpid-repubblicaipad379.jpg” width=300 height=120 ARTICLEARTICLE
pa href=”http://www.repubblica.it/economia/2014/03/19/news/la_fed_tiene_fermi_i_tassi_e_taglia_le_stime_del_pil_usa_meno_disoccupati_del_previsto-81393364/?rss” target=”_blank” rel=”nofollow”View the original article here/a/p


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